POESIE E FILASTROCCHE
Tempo d'estate
Un tuffo nel cielo d'estate.
L'uccello ritrova la gioia perduta
tra i campi pieni di sole
e di chicchi di grano maturo.
Il bimbo
ora pensa a giocare.
E' tempo di correre al mare.
I tesori dell’estate
Calda estate tutta d’oro,
che cos’hai nel tuo tesoro?
Pesche, fragole, susine,
spighe e spighe senza fine;
prati verdi e biondi fieni,
lampi, tuoni e arcobaleni;
giorni lunghi, notti belle
con le lucciole e le stelle.
Ferragosto
Filastrocca vola e va
dal bambino rimasto in città.
Chi va al mare ha vita serena
e fa i castelli con la rena,
chi va ai monti fa le scalate
e prende la doccia alle cascate...
E chi quattrini non ne ha?
Solo, solo resta in città:
si sdrai al sole sul marciapide,
se non c'è un vigile che lo vede,
e i suoi battelli sottomarini
fanno vela nei tombini.
Quando divento Presidente
faccio un decreto a tutta la gente;
"Ordinanza numero uno:
in città non resta nessuno;
ordinanza che viene poi,
tutti al mare, paghiamo noi,
inoltre le Alpi e gli Appennini
sono donati a tutti i bambini.
Chi non rispetta il decretato
va in prigione difilato".
di Gianni Rodari
Il bello del mare
Di cose belle il mare ne ha a vagoni:
la festa di milioni di ombrelloni,
l'acqua per nuotare,
il remo per remare,
il suo chiaro turchino,
il secchiello col pesciolino,
l'onda dietro l'onda.
La conchiglia sulla sponda,
il corpo abbronzato,
il baretto col gelato.
I giochi dei bambini,
i loro costumini.
Di cose belle il mare ne ha milioni,
l'aeroplano e gli aquiloni
un certo profumo antico
e il ricordo di un amico.
Il faro
Sta tutta la notte a spiare
alto e lontano sul mare,
occhio di fuoco, di luce pupilla
che altera nel buio sfavilla.
Si spegne, s'accende,
ancora si spegne, più viva risplende.
Ed il mare, che sotto
rimormora roco e ulula fiero,
par dirgli crucciato e severo:
"Che vuoi,
che cerchi, grand'occhio di fuoco?"
E il faro sfavilla, né all'onde risponde.
Ma soave liete parole sussurra
col fido lucente suo raggio
a più di una nave
lontana, sul mare in viaggio.
E corre sicura e tranquilla
la nave sull'onde, guidata
dal calmo grand'occhio che brilla...
Il mare
M'affaccio alla finestra e vedo il mare:
vanno le stelle, tremolano l'onde.
Vedo stelle passare, onde passare:
un guizzo chiama, un palpito risponde.
Ecco; sospira l'acqua, alita il vento;
sul mare appare un bel ponte d'argento.
Ponte gettato sui laghi sereni,
per chi dunque sei fatto e dove meni?
Il Paese delle Vacanze
Il Paese delle Vacanze
non sta lontano per niente:
se guardate sul calendario
lo trovate facilmente.
Occupa, tra Giugno e Settembre,
la stagione più bella.
Ci si arriva dopo gli esami.
Passaporto, la pagella.
Ogni giorno, qui, è domenica,
però si lavora assai:
tra giochi, tuffi e passeggiate
non si riposa mai.
Gianni Rodari
La conchiglia marina
Ho trovato una conchiglia
e la voglio conservare,
era là, presso la chiglia
d'una barca in riva al mare.
Se l'inverno sarà grigio,
sarà freddo, e lungo tanto
io del mare, che prodigio,
potrò sempre udire il canto.
Accostando la conchiglia
all'orecchio si può udire,
delle onde,oh meraviglia,
sulla spiaggia il rifluire.
Primavera brilla nell'aria
Primavera d’intorno
Brilla nell’aria, e per li campi esulta,
sì che a mirarla intenerisce il core.
Odi greggi belar, muggire armenti;
gli altri augelli, contenti, a gara insieme,
per lo libero ciel fan mille giri,
pur festeggiando il loro tempo migliore.
(G. Leopardi)
E' dolce primavera
Alla selve, alle foglie dei boschi è dolce primavera;
a primavera gonfia la terra avida di semi.
Allora il Cielo, padre onnipotente, scende
Con piogge fertili
E accende ogni suo germe. Gli arbusti risuonano
Del canto degli uccelli, i prati rinverdiscono.
E i campi si aprono: si sparge la tenera acqua;
ora al nuovo sole si affidano i nuovi germogli.
Virgilio
L'inverno è ormai passato
L’inverno è ormai passato,
l’epoca delle piogge se n’è andata.
I fiori sono apparsi sulla terra
Ed in questo momento è primavera.
E’ tempo di cantare.
La voce della tortora è nell’aria,
e il fico ha messo i primaticci teneri:
le viti in fiore mandano profumi.
(Da Il Cantico dei cantici)
Primavera
Da i verdi umidi margini
La violetta odora,
ol mandorlo s’infiora
trillan gli uccelli a vol.
(G.Carducci da RIME NUOVE)
Momento
Rampicanti in fiore
Giocano col vento
Primaverile.
Rondini si dondolano
Nell’aria serale.
(Wei Li Bo)
Sera d'aprile
Batte la luna soavemente
Di là dai vetri
Sul mio vaso di primule:
senza vederla la penso
come una grande primula anch’essa
stupita
sola
nel prato azzurro del cielo.
(A.Pozzi)
Che dice la pioggerellina di Marzo?
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d’oro?
Passata è l’uggiosa invernata,
passata, passata!
Di fuor dalla nuvola nera,
di fuor dalla nuvola bigia
che in cielo si pigia,
domani uscirà Primavera
guernita di gemme e di gale,
di lucido sole,
di fresche viole,
di primule rosse, di battiti d’ale,
di nidi,
di gridi,
di rondini ed anche
di stelle di mandorlo, bianche...
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d’oro?
Ciò canta, ciò dice:
e il cuor che l’ascolta è felice.
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto
(Angiolo Silvio Novaro)
Il vento di marzo
E' il vento
come un monello contento,
che fa capriole
tra l'erbe nuove,
che va in altalena
fischiando stornelli
tra gli alberi verdi
di primavera,
che gioca alla guerra,
prendendo d'assalto
un intero paese.
Io sono la primavera
Lucciole belle, venite da me;
son principessa, son figlia di re.
Ho trecce d'oro filato fino
ho un usignolo che canta su un pino,
una corona di nidi alle gronde,
una cascata di glicini bionde,
un rivo garrulo, limpido, fresco,
fiori di mandorlo, fiori di pesco.
Ho veste verde di vento cucita
tutta di piccoli fiori fiorita;
occhi di stelle nel viso sereno,
dolce profumo di viole e di fieno
e per il sonno dei bimbi tranquilli
la ninna nanna felice dei grilli.
Maggiolata
Maggio risveglia i nidi,
maggio risveglia i cuori;
porta le ortiche e i fiori,
i serpi e l'usignol.
Schiamazzano i fanciulli
in terra, e in ciel gli augelli;
le donne han nei capelli
rose, ne gli occhi il sol.
Tra colli, prati e monti,
di fior tutto è una trama:
canta, germoglia ed ama
l'acqua, la terra, il ciel.
(G.Carducci)
Marzo
Io sono Marzo che vengo col vento
col sole e l'acqua e nessuno contento;
vo' pellegrino in digiuno e preghiera
cercando invano la Primavera.
Di grandi Santi m'adorno e mi glorio:
Tommaso il sette e poi il grande Gregorio;
con Benedetto la rondin tornata
saluta e canta la Santa Annunziata.
Primavera
Sarà un volto chiaro.
S'apriranno le strade
sui colli di pini
e di pietra....
I fiori spruzzati
di colore alle fontane
occhieggeranno come
donne divertite: Le scale
le terrazze le rondini
canteranno nel sole.
(C.Pavese)
L'accenno di un canto primaverile
Il vento portò da lontano
l'accenno di un canto primaverile,
chissà dove, lucido e profondo
si aprì un pezzetto di cielo.
In questo azzurro smisurato,
fra barlumi della vicina primavera
piangevano burrasche invernali,
si libravano sogni stellati.
Timide, cupe e profonde
piangevano le mie corde.
Il vento portò da lontano
le sue squillanti canzoni.
(A.Blok.Poesia russa del'900)
Primavera
Oggi la primavera
é un vino effervescente.
Spumeggia il primo verde
sui grandi olmi fioriti a ciuffi:
Verdi persiane squillano
su rosse facciate
che il chiaro allegro vento
di marzo pulisce:
Tutto è color di prato.
Anche l'edera è illusa,
la borraccina è più verde
sui vecchi tronchi immemori
che non hanno stagione.
Scossa da un fiato immenso
la città vive un giorno
d'umori campestri.
Ebbra la primavera
corre nel sangue.
(V.Cardarelli)
Filastrocca di primavera
Filastrocca di primavera
più lungo è il giorno,
più dolce la sera.
Domani forse tra l'erbetta
spunterà qualche violetta:
Oh prima viola fresca e nuova
beato il primo che ti trova,
il tuo profumo gli dirà,
la primavera è giunta, è qua.
Gli altri signori non lo sanno
e ancora in inverno si crederanno,
magari persone di riguardo,
ma il loro calendario va in ritardo.(Rodari)
Primavera
Quando l'acqua ristoratrice
inzuppa la nostra terra,
quando arriva la primavera;
allora piantiamo nella terra
i semi di mais,
tutte le diverse qualità
di quel mais
che ci elargisce la vita.
Con quest'acqua ristoratrice,
la nostra terra
risveglia i semi a nuova vita.
Diventano germogli
e crescono
alla chiara luce del sole
e loro chiederanno pioggia,
alzando le mani
nella direzione dei punti cardinali:
E là dove sfocia il loro sentiero
la pioggia sarà come un torrente,
trascinerà sabbia e fango,
laverà le gole delle montagne,
trasporterà i tronchi a valle.
Scorrerà acqua da tutte le montagne,
i solchi di nostra madre
saranno riempiti di acqua.
La mia preghiera
è che avvenga così.
(K.Recheis)
Specchio
Ed ecco sul tronco
si rompono le gemme:
un verde più nuovo dell'erba
che il cuore riposa:
il tronco pareva già morto,
piegato sul fosso.
E tutto sa di miracolo;
e sono quell'acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c'era.
(S.Quasimodo)
La primavera del mare
Anche il mare ha la sua primavera:
rondini all'alba, lucciole alla sera.
Ha i suoi meravigliosi prati
di rosa e di viola,
che qualcuno invisibile, là, falcia,
e ammucchia il fieno
in cumuli di fresche nuvole.
Si perdon le correnti
come pallide strade
tra le siepi dei venti,
da cui sembra venire, nella pioggia,
come un amaro odore
di biancospino in fiore.
E certo, nella valle più lontana,
un pastore instancabile tonde
il suo gregge infinito di onde,
tanta è la lana
che viene a spumeggiare sulla riva.
(C.Govoni)
Primavera
Conosco una città
dove la primavera
arriva e se ne va
senza trovare un albero
da rinverdire,
un ramo da far fiorire
di rosa o di lillà:
Per quelle strade murate
come prigioni
la poveretta s'aggira
con le migliori intenzioni:
appende un po' di verde
ai fili dei tram, ai lampioni,
sparge dei fiori
davanti ai portoni
(e dopo un momentino
se li riprende il netturbino).
Altro da fare
non le rimane,
per settimane e settimane,
che dirigere il traffico
delle rondini, in alto,
dove la gente
non le vede e non le sente.
Di verde in quella città
(e dirvi il suo nome non posso)
ci sono soltanto i semafori
quando non segnano rosso.
(G.Rodari)
21 marzo
La prima rondine
venne iersera
a dirmi:- E' prossima la Primavera!
Ridon le primule
nel prato, gialle,
e ho visto, credimi,
già tre farfalle.
Accarezzandola
così le ho detto:
-Sì è tempo, rondine,
vola sul tetto!
Ma perchè agli uomini
ritorni in viso
come nei teneri
prati il sorriso
un'altra rondine
deve tornare
dal lungo esilio,
di là dal mare.
La Pace, o rondine,
che voli a sera!
Essa è per gli uomini
la primavera.
(G.Rodari)
Canzone primaverile
Escono allegri i bambini
dalla scuola,
lanciando nell'aria tiepida
d'aprile, tenere canzoni.
Quanta allegria nel profondo
silenzio della stradina!
Un silenzio fatto a pezzi
da risa d'argento nuovo
(G.Lorca)
Scherzo
Il bosco di primavera
ha un'anima, una voce.
è il canto del cucù
pieno d'aria,
che pare soffiato in un flauto.
Dentro il richiamo lieve
più che l'eco ingannevole,
noi ce ne andiamo illusi:
Il castagno è verde tenero.
Sono stillanti persino
le antiche ginestre.
Attorno ai tronchi ombrosi,
fra giochi di sole,
danzano le amadriali.
(V.Cardarelli)
Primavera
Fiori di prugno.
Sull'aria profumata,
improvviso,
si leva il sole.
Un sentiero montano.
(M.Basho)
Un boschetto di meli
Un boschetto di meli:sugli altari
bruciano incensi.
Mormora fresca l'acqua tra i rami
tacitamente, tutto il mondo è ombrato
di rose.
Stormiscono le fronde e ne discende
un molle sonno
e di fiori di loto come a festa
fiorito è il prato, esalano gli aneti
sapore di miele.
Saffo
Sul fiume a primavera
Il fiume di sera
è immobile e liscio;
i colori di maggio
si aprono tutti;
un'onda improvvisa
si porta via la luna;
e l'acqua di marea
arriva col suo carico di stelle:
(Yang-ti)
Sera d'aprile
Batte la luna soavemente
di là dei vetri
sul mio vaso di primule:
senza vederla la penso
come una grande primula anch'essa
stupita sola
nel prato azzurro del cielo.
(A.Pozzi)
E' lei
Torna ad ondeggiare al vento
la sciarpa azzurra della primavera;
dolce, impregnata di presentimento
scorre un'aria leggera.
Le violette sognano la vita
già prossima a sbocciare.
Senti, lontano, un'arpa tintinnare?
Primavera, sei tu, ti ho sentita!
(E.Morike)
AUTUNNO
Cadono le foglie spinte dal vento
le guarda il bambino ed è contento
Di questo ballo improvvisato
Che le adagia piano sul prato.
Corre il bambino e le raccoglie
Può finalmente toccare le foglie
Gialle rossicce ed arancione
Sono i colori di questa stagione.
Ecco l’autunno è ritornato!
Lo dicono le foglie, gli alberi, il prato.
AUTUNNO
Quando la terra
comincia a dormire
sotto una coperta
dim foglie leggere,
quando gli uccelli
non cantano niente.
Quando di ombrelli
fiorisce la gente,
quando si sente
tossire qualcuno,
quando un bambino
diventa un alunno.
ECCO L'AUTUNNO!
L'ULTIMA FOGLIA
Da un brullo rametto
cade l'ultima foglia.
La natura si spoglia
prima di andare a letto.
M.L. Giraldo
Rime per tutto l'anno, Giunti
FOGLIE GIALLE
Ma dove ve ne andate,
povere foglie gialle,
come tante farfalle
spensierate?
Venite da lontano
o da vicino?
Da un bosco
o da un giardino?
E non sentite la malinconia
del vento stesso
che vi porta via?
Trilussa
IL VENTO
Sentila soffia,
sentila sbuffa:
dolce ti graffia,
un'aria buffa.
Senti che voce,
senti che fiato,
vento veloce,
vento fatato.
Senti carezza,
senti spintone,
aria di brezza,
vento burlone.
R. Piumini
L'AUTUNNO
La terra si veste
del giallo delle foglie
in autunno.
Il vento
raccoglie i sussurri
dei trepidi uccelli
e gioca
coi rami avizziti
che additano il cielo.
Ho visto danzare
sul mare
tanti pezzetti di luna.
A. Russo, Spicchi di sole
MOTIVO AUTUNNALE
Soffia sui campi la tramontana;
gli alberi scuote.
e dai rami inariditi
stacca le morte foglie.
Il vento le sparge,
lontano per i campi:
restan sol i neri fusti
che tristi agitano i rami spogli.
P. Javorov
FOGLIE MORTE
Ma dove ve ne andate,
povere foglie gialle,
come tante farfalle spensierate?
Venite da lontano
o da vicino?
Da un bosco
o da un giardino?
E non sentite la malinconia
del vento stesso
che vi porta via?
AUTUNNO
Il cielo ride un suo riso turchino
benché senta l'inverno ormai vicino.
Il bosco scherza con le foglie gialle
benché l'inverno senta ormai alle spalle.
Ciancia il ruscel col rispecchiato cielo,
benché senta nell'onda il primo gelo.
é sorto a piè di un pioppo ossuto e lungo
un fiore strano, un fiore a ombrello, un fungo.
M. Moretti
Autunno (G. Rodari)
Il fieno è falciato
il cacciatore ha sparato,
l'autunno è inaugurato:
Il grillo si è murato
nella tomba in mezzo al prato.
Pioggia
Tic e tac
la pioggia cade,
cade svelta
sulle strade.
Balla e canta:
tic e tac.
Con l'ombrello
vo bel bello
nelle pozze
a far cic ciac.
Scendi scendi,
pioggia bella:
canta a tutti la novella
della nuvola piccina
che s'è sciolta stamattina.
Piove
Tic toc, tic toc ... fanno i goccioloni.
In casa i bimbi stan buoni.
Dalle finestre guardano fuori
e sentono tanti rumori:
della pioggia il ticchettio,
della gente il chiacchierio,
di motori un gran fracasso ...
Più non vogliono andare a spasso.
I rami scuote il vento
e quasi fa spavento.
I bambini sognano il sole
e lo chiaman con dolci parole.
Pioggerella
Sei tornata pioggerella,
che ogni cosa rifai bella?
Pioggerella d'argento,
tiepida e senza vento,
innaffia erbe e germogli
sugli alberi ancor spogli.
Finisci presto il tuo lavoro
e lascia passare il sole d'oro.
Frutti autunnali
In autunno maturan
molti frutti. In pianura
vedi di riso spighe dorate,
nei boschi di montagna
lucidi gusci di castagna.
Anche uva, mele e pere
vengon presto raccolte.
Nelle chiome di verde folte,
ridono cachi grandi e gialli.
Tra pochi giorni ormai
gli alberi non avran più doni:
come la natura tutta,
prenderanno meritato riposo.
A scuola!
Bimbo, bimbetta,
la scuola vi aspetta.
Ci son tanti bambini,
spensierati e birichini;
si siedono ai banchi
e quando sono stanchi
di scrivere e studiare
si mettono a cantare:
"Giro giro tondo
com'è bello il mondo!
Chi lo vuol conquistare
a scuola deve andare
In cielo sta il sole,
nel prato le viole,
sull'albero le pere,
il latte nel bicchiere,
la rondinella vola,
i bimbi vanno a scuola!"
Addio estate
L'estate se ne è andata,
la nebbia già si è alzata.
Addio sole, sabbia, mare
e bei monti da scalare!
In città siamo tornati
alla scuola preparati.
Piove: che guaio!
Cielo grigio. Tempo brutto.
Piove piove ... dappertutto.
Erbe e fiorellini
fan la doccia nei giardini.
Luccicano strade e tetti.
I bambini, poveretti,
non possono uscire,
non si sanno divertire.
L'acqua dei fiumi cresce,
dalle sponde esce,
allaga e fa danni.
É facile prender malanni.
Con impermeabile ed ombrello,
tutti invocano il tempo bello.
Nebbia
É difficile attraversare
quando la nebbia appare:
fitta nasconde la strada
e nessuno sa dove vada.
Il suo umido grigiore
penetra fino al cuore;
a tutti dà malinconia
ma accende la luce della fantasia.
Colori d'autunno
Autunno, autunno mio,
all'estate diamo addio!
Rosse come il sangue
son le ultime foglie
e gialle come il sole.
Splendono nei giardini
dalie e crisantemi:
colori vivi e lieti
per darci il tuo saluto.
Anche nei prati ti vediamo arrivare,
con scintille di luci chiare.
La pioggia (R.Piumini)
No, non è una sola goccia,
sono tante, sono pioggia:
scende sciolta, lava, bagna,
dà da bere a ogni campagna,
riempie buchi nelle strade,
fruscia fresca mentre cade,
fa la doccia al mondo secco,
dà una goccia ad ogni becco.
Foglie d'autunno
Quelle matte, matte foglie,
brune, rosse, verdi, gialle,
che disegnano nell' aria
le figure più bizzarre,
per terra sono cadute,
ma senza farsi male.
Se taci, le puoi ascoltare :
sotto la pioggerella
canticchiano una canzone,
imparata dagli uccelli
nella bella stagione.